Sivut kuvina
PDF
ePub

1861

QUESTIONE SESTA

Sul luogo detto il Colmo di Creccio tra i Comuni di Lanzo lombardo ed Arogno svizzero. Trattato di Varese. Specificazione di Porlezza 25 agosto 1754,

verso 1.

Tipo XII del Trattato di Varese.

nesso N.° V rosso.

alinea 28,

Piano an

TESTO DEL TRATTATO.

Ascendendo dal detto termine al colmo detto il Piano di Creccio, più discendendo per retta linea al piano di Creccio ossia di Crecchio, per la tratta in tutto di trabucchi trecento trenta, si è trovato un altro termine vecchio formato di una pioda di sarizzo bianco alto fuori terra oncie quindici, largo oncie sette, grosso oncie una e mezza con scolpita la lettera L dalla parte di Lanzo ed il 1610, e vi si è fatto aggiungere la lettera M per indicare Lanzo milanese, con il n.o 19, e dalla parte di ponente si è ritrovata scolpita la lettera R essendovisi aggiunta la lettera S per dinotare Rogno svizzero.

MODIFICAZIONI DELLA COMMISSIONE.

Ascendendo da questo termine n.° 18 (che essendosi trovato spiantato, fu dalla Commissione fatto ristabilire) si salirà alla più alta cima del monte di Creccio, non più secondo la linea retta, ma secondo le sinuosità della costiera; poi da questa più alta cima discendendo in linea retta al Piano di Creccio ossia di Crecchio, si ritrova un altro termine ch'è il n.o 19 citato dal testo.

QUESTIONE SETTIMA.

Sul luogo della Cascina Pianazzo tra i Comuni di Ronago
lombardo e Novazzano svizzero. Trattato di Varese.
Specificazione di Milano 20 ottobre 1754, alinea 77, verso 1.
Tipo XV del Trattato di Varese.

TESTO DEL TRATTATO.

Rivoltandosi alla destra verso ponente, e seguendo l'andamento di una siepe viva per la tratta di trabucchi trenta, indi attraversando il ronco addimandato il Pianazzo, e passando avanti del portico della Cascina del Pianazzo per la tratta di trabucchi cinquantacinque, poi proseguendo l'accesso che va alla detta cascina sino al zerbido detto la Pansella per altri trabucchi trentasette immediatamente fuori alla sinistra della porteglia che serve per detta cascina, si è fatto piantare coi suoi testimoni un termine di sasso rozzo, lungo óncie diciotto, largo oncie nove, grosso oncie tre, su cui si è fatto scolpire il n.° 93 con le lettere N. S. dalla parte di levante indicanti Novazzano svizzero, e dalla parte di ponente le lettere R. M. spieganti Ronago milanese. S'erge fuori terra oncie nove.

MODIFICAZIONI DELLA COMMISSIONE.

Rivoltandosi alla destra verso il Sud-Ovest si prenderà l'allineamento della facciata Sud-est della cascina denominata Pianazzo, ove, di contro all'angolo Est di detta cascina, si è piantato con i suoi testimoni un nuovo termine portante il numero 92 112. Esso è di granito, largo di quaranta centimetri, alto fuori terra di trentraquattro; e oltre al numero citato, porta dal lato italiano le lettere R. M. (Ronago milanese) e dal lato svizzero le lettere N. S. (Novazzano svizzero).

Da questo termine radendo la facciata suddetta della ca

1861

1861 scina e prendendo in linea retta la direzione Sud-Ovest verso il zerbido detto la Pansella, per il tratto di metri cento circa, si è trovato il termine n.° 93 citato dal testo.

QUESTIONE OTTAVA.

Lungo il torrente Vallinera tra i Comuni di Porto lombardo

e Meride svizzero. Trattato di Varese.

Specificazione
Tipo VIII

di Viggiù 6 agosto 1754, alinea 8, verso 1. —
del Trattato di Varese.

TESTO DEL TRATTATO.

Dal detto termine seguendo pure verso mezzogiorno per trabucchi trentacinque il bordo d'essa strada, ed un piccol tratto detto di Vallinera di Carlo Battista Buzzo di Porto, indi attraversando lo stradale suddetto, ed andando a seconda del riale per trabucchi settanta circa, salendo poscia in linea per altri trabucchi trenta cinque sino alla strada' detta di Sassello, che viene da Merete e va alla cascina detta del Monte Casolo, sul bordo superiore di detta strada vi è altro termine vecchio di sarizzo infisso nel terreno della grossezza di oncie nove, e s'erge fuori terra oncie dodici, in cui vi è scolpita una croce e le lettere P. O. dalla parte di Porto e la lettera M. dalla parte di Merete, e sotto esse lettere si è fatto nuovamente scolpire il n.° 53.

MODIFICAZIONI DELLA COMMISSIONE.

Dal detto termine (n.° 52) seguendo verso mezzogiorno per il tratto di novantacinque metri circa l'orlo di essa strada e di un piccolo prato detto di Vallinera, indi attraversando lo stradale suddetto, e rimontando a seconda del riale per metri duecento circa, si è piantato coi suoi testimoni un nuovo termine portante il numero 52 112. Esso termine è di granito; è alto fuori terra centimetri cinquanta

e largo di sessantasette circa. Porta, oltre il suo numero, 1861 le lettere P. I. (Porto Italia) dal lato italiano, e M. S. (Meride svizzero) dal lato svizzero. Esso è lontano metri quattro dal mezzo del torrente che costituisce il vero confine. Da esso salendo in linea retta nella direzione di mezzogiorno per altri duecento metri circa fino alla strada detta di Sassello, che viene da Meride, e va alla cascina detta del Monte Casolo, sull'orlo superiore di essa strada si è rinvenuto il termine n. 53 citato dal testo.

QUESTIONE NONA

Sul corso del fiume Tresa. Trattato di Varese. - Specificazione di Luino 22 luglio 1754, alinea 39, verso 1. Tipo VI del Trattato di Varese.

TESTO DEL TRATTATO.

Ed ancorché siasi segnato il detto termine trabucchi quattro superiormente al detto fiume Tresa, si ritiene che il medesimo fiume sia divisorio dei due Stati.

Il detto fiume Tresa nel sito poc'anzi indicato verso tramontana scorre intieramente nel dominio milanese, e va a sboccare nel Lago Maggiore, e rivolgendosi verso mezzogiorno a seconda della sua tortuosità contro la corrente dell'acqua, prosegue la linea del confine, sino all'infrascritto lago donde proviene.

MODIFICAZIONI DELLA COMMISSIONE.

Ed ancorché siasi segnato il detto termine (n.° 48) dieci metri superiormente al detto fiume Tresa, si ritiene che il filone principale del detto fiume sia divisorio dei due Stati.

Il detto fiume Tresa nel sito poc'anzi indicato verso tramontana scorre intieramente nel dominio milanese e va a sboccare nel Lago Maggiore; e rivolgendosi verso mezzo

1861 giorno a seconda delle sue tortuosità contro la corrente dell'acqua, con il suo filone principale prosegue la linea del confine, sino all'infrascritto lago da cui proviene.

In questa tratta la manutenzione dei due ponti attualmente esistenti di Ponte Tresa e Cremenaga, come pure l'espurgazione del letto del fiume sarà d'ora in poi a spese comuni dei due Stati confinanti. Ma la pesca lungo di esso e la giurisdizione sull'esercizio della medesima non cesseranno di essere, come sono attualmente, devolute per intiero alla Svizzera.

QUESTIONE DECIMA

Nel sito detto Bocca-Nave fra i Comuni di Dumenza lombardo e Astano svizzero. Trattato di Varese. - Specificazione di Luino 22 luglio 1754, alinea 28, verso 1. - Tipo V del Trattato di Varese.

TESTO DEL TRATTATO.

Dalla suddetta fontana Tegnente discendendo verso mezzogiorno per la tratta di trabucchi novanta sino al sito denominato in Bocca-Nave indicato nella detta Specificazione A alla lettera G ritrovasi un sasso grande qual è di figura quadrata, d'oncie ventidue sulla cima ed oncie ventiquattro sul fondo, e s'erge fuori terra verso mezzogiorno braccia due, oncie tre, e dalle altre tre parti oncie ventidue, formando naturalmente quattro facce, e sopra quella verso Dumenza si è fatto scolpire una croce colle lettere DUM. MIL. spieganti Dumenza milanese, e nella faccia che risguarda verso Astano si è fatto scolpire una croce colle lettere AST. SVIZ. indicanti Astano svizzero; sopra la faccia poi che risguarda il cielo si è fatto scolpire il 1754 con sotto il n.o 38, accanto del medesimo sasso vi è un sentiero che da Astano conduce a Dumenza.

Dal suaccennato termine ascendendo verso mezzogiorno per la tratta di trabucchi trecento sessantadue, attraver

« EdellinenJatka »