Sivut kuvina
PDF
ePub

sando varii pezzi di terra di diversi particolari di Dumenza 1861 e di Astano, si arriva al piede del rocco detto di Clivio, chiamato anche Bolla rossa, nell'imboccatura della Val Maggiore, ed in questo rocco che ha la faccia risguardante a levante della larghezza di un trabucco, in altezza fuori terra di un trabucco e mezzo, si è fatto scolpire una croce, ed accanto di essa a ponente verso Dumenza le lettere D. M. spieganti Dumenza milanese, e dalla parte di levante verso Astano le lettere A. S. indicanti Astano svizzero, ed al di sopra il n.o 39. Questo rocco è assai grande e continuativo tanto verso mezzogiorno, quanto verso tramontana, facendo vari giri, ed è tutto compreso dalla parte del milanese. Come si è convenuto nel trattato di Varese.

MODIFICAZIONI DELLA COMMISSIONE.

Dalla suddetta fontana Tegnente discendendo verso mezzogiorno-ponente per la tratta di trabucchi novanta sino al sito denominato in Bocca-Nave indicato nella detta specificazione A alla lettera G, ritrovasi un sasso grande, quale è di figura quadrata, di oncie ventidue sulla cima ed oncie ventiquattro sul fondo. S'erge fuori terra verso mezzogiorno braccia due, oncie tre, e dalle altre tre parti oncie ventidue, formando naturalmente quattro facce. Sopra quella di Dumenza si è fatto scolpire una croce con le lettere DUM. MIL., spieganti Dumenza Milanese, e nella faccia che risguarda verso Astano si è fatto scolpire una croce colle lettere AST. SVIZ., indicanti Astano Svizzero. Sopra la faccia poi che risguarda il cielo si è fatto scolpire il 1754 con sotto il n.o 38. A canto del medesimo sasso vi è un sentiero che da Astano conduce a Dumenza.

Dal suaccennato termine ascendendo pure verso mezzogiorno-ponente, ma non sull'allineamento tra il n.o 37 e il n. 38, bensi obliquando leggermente ancora verso ponente per il tratto di trabucchi trecento sessantadue, attraversando varii pezzi di terra di diversi particolari di Dumenza e di Astano, si arriva al piede del rocco detto di Clivio, chia

1861 mato anche Bolla rossa, nell'imboccatura della Val Maggiore. Ed in questo rocco, che ha la faccia risguardante a levante della larghezza di un trabucco, in altezza fuori terra di un trabucco e mezzo, si è fatto scolpire una croce, ed a canto di essa, a ponente verso Dumenza, le lettere D. M. spieganti Dumenza milanese, e dalla parte di levante verso Astano le lettere A. S. indicanti Astano svizzero e al di sopra il n.o 39. Questo rocco è assai grande e continuativo tanto verso mezzogiorno, quanto verso tramontana, facendo vari giri, ed è tutto compreso dalla parte del milanese. Come si è convenuto nel Trattato di Varese.

QUESTIONE UNDECIMA.

Confini non specificati dal Trattato di Varese del comune di Campione con il circostante territorio svizzero. - Piani annessi VI e VII rosso.

I confini fra il territorio del comune di Campione, il quale è circondato per ogni parte da Comuni svizzeri, sono adottati quali risultano dalla descrizione seguente, la quale denoterà in pari tempo la linea di frontiera fra i due Stati lungo il tratto corrispondente.

Il piccolo fiumicello detto la Valle del Molino di Caprino forma il confine estremo verso levante fra il territorio di Campione ed il comune di Castagnola svizzero, e ciò per la tratta di metri sessantacinque dallo sbocco rimontando verso il monte. Per tale tratta il letto del fiume è tutto sul territorio italiano, ed il confine preciso è costituito dalla sponda destra di detto fiumicello. Alla distanza indicata di detti sessantacinque metri a destra del fiumicello, rimontando, vi è il termine n.° 1.

Dal n.o 1 si va in linea retta per sessanta metri ad una rupe che s'erge isolata sopra la cresta continua, ed è chiamata la Mitra di S. Ambrogio. Sopra detta rupe venne inciso il n.o 2. Il territorio svizzero confinante, sia dal n.o 1 al n.o 2

che in appresso, sino all'ultimo (14), è sempre quello del 1861 comune di Arogno.

Dal n.o 2 seguendo la cresta del monte lungo i sassi detti del Cane, e quasi in linea retta per la fuga di metri settecento due, si arriva al termine n.o 3 di granito infisso nel luogo detto Pian Boffino o Piano di Pugierna.

A metri 75, 50 da questo confine ed in linea retta trovasi il termine n.° 4 di granito, postò sulla strada che mette al piano Boffino e Pugierna.

A metri 78, 60 in linea retta dal n.° 4 in vicinanza del vallone sotto S. Evasio trovasi il termine n.° 5 di granito.

A metri 143, in linea retta dal n.° 5 al confine della proprietà della prebenda parrocchiale di Arogno, trovasi il termine vecchio in granito portante il n.o 6.

A metri 154 dal suddetto termine n.° 6, e seguendo l'andamento del confine della proprietà della prebenda parrocchiale di Arogno, trovasi il termine nuovo in granito col n.° 7.

A metri 179 dal detto n.° 7, e seguendo sempre il confine di detta proprietà della prebenda di Arogno, trovasi altro termine nuovo posto nella valle del Ghiarone portante il n.o 8.

A metri 56 dal medesimo trovasi altro termine nuovo posto sulla costa del bosco detto Cugnoli ed in linea retta del precitato termine. Sul medesimo venne inciso il n.o 9.

A metri 216, 50 dal n.° 9 ed in linea retta trovasi un gran masso isolato che è detto il Sasso di Cornarè, sul quale havvi inciso il n.° 10.

A metri 78, 60 in linea retta dal suddetto trovasi altro termine in granito con inciso il n.o 11.

A metri 238 in linea retta dal suddetto havvi un altro termine con inciso il n.° 12.

A metri 223 ed in linea retta dal n.° 12 havvi altro ter

mine nuovo in granito con inciso il n.o 13.

A metri 243 ed in linea retta dal suddetto trovasi altro termine nuovo con inciso il n.o 14.

1861

Continuandosi la linea tracciata fra i numeri 13 e 14 nella stessa direzione per altri sette metri oltre il detto n.o 14, s'incontra la valle detta la Valle della Punta; e questa segna l'ultimo confine col comune di Arogno, e comincia quello col territorio del comune svizzero di Bissone.

Da questo punto la valle medesima segna il confine sino al suo incontro colla strada nuova carreggiabile fra Campione e Bissone, nel luogo ove esiste una piccola cappella, per metri 610 misurati lungo la sinuosità della valle.

Al punto ove s'incontra la menzionata strada, il confine segue il ciglio verso il lago della medesima per la fuga di metri 92, correndo da mezzogiorno a tramontana, quindi ad angolo retto si volge a ponente; e, seguendo il fondo prativo di proprietà della chiesa della Madonna dei Guirli, giunge sino al lago percorrendo una lunghezza di metri 63.

Tutti i termini nuovi portano incise le lettere C. I. dall'un lato che significano Campione Italia, ed A. S. dall'altro che significa Arogno Svizzera.

Essi vennero piantati coi relativi testimoni, ed in modo che le iniziali prospettano verso il territorio rispettivo Italiano e Svizzero.

La Costa di S. Martino finora posseduta dal comune di Campione, qual parte del suo territorio e di ragione privata, sull'opposta riva occidentale del lago di Lugano, viene ceduta alla Confederazione Svizzera, ed insieme ad essa la giurisdizione sulla metà del lago interposto, alle condizioni stesse che si verificano in generale colà dove le due rive del lago sono l'una di proprietà italiana, l'altra di proprietà svizzera.

In pari tempo dichiarasi che questo fatto della cessione della Costa di S. Martino alla Svizzera non potrà mai essere per se stesso invocato per aggravare le attuali relazioni daziarie tra il comune di Campione e la Svizzera.

Così stabilita definitivamente la frontiera, e ordinata la collocazione dei nuovi termini, la Commissione si è nuo

vamente trasportata sulla faccia dei luoghi, onde ricono- 1861 scere e verificare questo lavoro. Essa ha constatato che le operazioni erano state eseguite con esattezza.

I Commissari dei. due Stati avendo così terminato il lavoro di delimitazione, di cui erano stati incaricati, hanno sottoscritta la presente Convenzione, la quale non avrà valore ed effetto, se non quando sarà stata ratificata dai Poteri supremi degli Stati contraenti.

A questa Convenzione vanno annessi gli allegati seguenti:

Sotto il n.o 1 il testo del Trattato di Varese con le specificazioni che lo completano;

Sotto il n. 2 un quadro d'insieme e 16 tipi di dettaglio illustrativi del Trattato suddetto;

Sotto il n. 3 sette piani di dettaglio figuranti a gran scala alcuni dei luoghi più importanti, su cui cadevano contestazioni, e sui quali si sono tracciate le relative conclusioni;

a

Sotto il n. 4 numero dieci rendiconti relativi alle discussioni ed operazioni di campagna, cui hanno dato luogo le varie questioni risolute dalla Commissione.

Fatto in doppio originale a Lugano il giorno cinque ottobre mille ottocento sessant'uno.

[blocks in formation]

Ratificata da S. M. il 6 aprile 1862. Lo scambio delle ratifiche ebbe luogo in Torino l'11 dello stesso mese.

« EdellinenJatka »