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Italien.

europee ed indigene a dare possibilmente colpo grazia imperatore etiopico. || Nr. 11129. Ringrazio dei 5 battaglioni, cui spero Vostra Eccellenza vorrà aggiungere 13. Dez. 1895. battaglione alpini chiesto ieri. Prego preparare tre altri battaglioni che forse sarebbero necessari per riscossa finale. || Ogni tre battaglioni è neccessario un colonnello per riunirli. || Ripeto preghiera per salmerie adattate ed abbondanti, più venti carretti alpini a quattro ruote con relativi quadrupedi e conducenti. || Per comando batteria da montagna, già Angherà, riscostituita su due sezioni propongo capitano Mottino. || Occorrono pure altri sei ufficiali tra commissari e contabili. Baratieri.

Nr. 11130. ITALIEN.

Der Kriegsminister an General Baratieri. Verstärkungen.

Rom, 14. Dezember 1895.

Telegramma. | Reparti fanteria partenti sono:

giorno 16, un battaglione bersaglieri, uno fanteria;

Nr. 11130. Italien. 14.Dez. 1895.

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ponibili, partono invece Ripamonti e Decori. Telegrafi se gradisce Albertone come uno dei colonnelli. Chiarisca specie sei fucine richieste, indicando numero categorico.

Mocenni.

-

Nr. 11131. ITALIEN. Der Ministerpräsident an General Baratieri. Kritischer Moment.

Rom, 17. Dezember 1895.

Italien.

Telegramma. Il momento è critico per te e per noi. Ti abbiamo Nr. 11131. mandato e mandiamo più di quanto hai domandato. Se per insufficienza di 17. Dez.1895. mezzi, o per imprevidenza, avvengono danni, la colpa non sarà nostra. Il paese è pronto a vendicare le vittime del 7 dicembre ed a tenere saldo il prestigio della nostra bandiera.

Crispi.

Nr. 11132. ITALIEN. Der Minister des Auswärtigen, Baron
Blanc an die Minister des Krieges und der Marine.
Denkschrift über die Verproviantirung und Ver-
stärkung des Korps in Tigre.

Rom, 17. Dezember 1895.

Italien.

Primo pensiero della spedizione deve esser quello di assicurare al presidio Nr. 11132. di Adigrat le vie di comunicazione col mare per gli aiuti in uomini, armi, provvigioni che gli possono occorrere. || Nè basta una sola, chè per eventi di

17. Dez. 1895.

17. Dez. 1895.

Nr. 1132. guerra, facili ad immaginarsi, potrebbe essere tagliata. La via da Massaua Italien. per Asmara, Saganeiti, Halai, Toconda è troppo lunga (300 chilometri circa) e troppo esposta. Quella della spedizione egiziana da Archico per Aidereso e Gura è più corta, ma di poco, ed è difficilissima per la salita dall'Alighedè al ciglio dell'altipiano. Molto più corta e più sicura è l'altra da Archico. per Hidol, Mahio a Toconda ma è, anch'essa, difficile per la salita: è però molto sicura, ed il suo sbocco sull'altipiano è guardato dal fortino di AdiCajeh, costruito dopo la vittoria di Coatit, che, potrobbe essere rafforzato e convertito in piazza di deposito e di rifornimento. Più corta ed in migliori condizioni è la strada seguita dalla spedizione inglese, che fa capo, sull'altipiano, a Senafè. Il tracciato inglese è ancora abbastanza conservato e può essere ridotto facilmente in perfetto stato di servizio. La sua lunghezza può essere di circa 95 chilometri. Il piano di Senafè sarebbe ottimo per punto di deposito ed anche più ravvicinato ad Adigrat, Fu scelto a tale scopo anche dalla spedizione inglese. || Quest'ultima strada avrebbe anche il vantaggio di un approdo suo proprio a Zula, evitando le confusioni, che non potranno non nascere, se a Massaua soltanto dovranno far capo tutte le linee d'approvvigionamento o di rifornimento. Il mare nella baja di Zula è sempre tranquillo e non può essere difficile il costruirvi dei moli e delle banchine provvisorie in ferro e legname. Si potrebbero avere tre linee autonome: 1a Massaua - Asmara; 2 Archico - Halai per Mahio; 3a Zula - Senafè. || Per la sicurezza e la facilità dei trasporti converrà avere amiche le tribù del Saho, (Teroà, Assaorta, Rassamo, Hazo e Gazo), che hanno camelli e potrebbero fare i trasporti anche a spalla. Per esserne sicuri sarà bene richiamare a noi, accarezzandolo e compensandolo convenientemente, Adam Aga, che, nel passato, sotto il governo del generale Baldissera, ci rese eminenti servigii, pei quali fu fatto cavaliere della Corona d'Italia. || Egli ha un ascendente grandissimo su tutte le tribù e popoli rammentati e fu grave errore l'averlo offeso e depresso. Però, è rimasto sempre grato e riconoscentissimo al generale Baldissera per la difesa generosa che ne ebbe quando, ingiustamente, fu complicato nel processo Cagnassi-Livraghi. Adam Aga disse allora e ripetè poi che questa sola difesa gli era ricompensa bastevole per tutte le amarezze sofferte e che per essa si sentiva ancor pieno di gratitudine per l'Italia. || Egli ambirebbe il titolo di bey.

Nr. 11133.

Nr. 11133. ITALIEN.-General Baratieri an den Kriegsminister.

Fordert Verstärkung.

Massaua, 18. Dezember 1895. Telegramma. || Credo utile preparazione altri rinforzi. Dovendo passare Italien. qualche giorno prima d'imbarcare, mi riservo di chiederli, delineata che sia la situazione 'odierna. || Batterie tutte devono essere da montagna. È conveniente zappatori abbiano rispettivamente attrezzi.

18. Dez.1895.

Baratieri.

Nr. 11134. ITALIEN.

Der Ministerpräsident an General Ba- Nr. 11134. ratieri. Antwort auf das Vorige.

Rom, 18. Dezember 1895. Telegramma. Tu chiedi nuovi rinforzi senza specificarli, aspettando all'uopo che la situazione sia delineata. || Le distanze dall'Italia a Massaua e da Massaua all'Abissinia sono tali che giova saper prevedere il bisogno. || Spiegati subito; ci va dell'onor tuo e dell'onore d'Italia. || Pare che nella tua mente ci sia confusione ed incertezza: è tempo di provvedere.

Crispi.

Nr. 11135. ITALIEN. - General Baratieri an den Ministerpräsidenten. Fordert 14 Bataillone und 5 Batterien.

Adigrat, 18. Dezember 1895.

Italien. 18. Dez.1895.

Italien.

18. Dez. 1895.

Telegramma. || Le offerte del Governo del Re e il contegno del paese Nr. 11135. rincorano e consolano. Limitai la domanda per l'incerta situazione qui e in Italia, pel momento incalzante, pel lungo ritardo che corre tra l'invio delle truppe bianche e il loro impiego, per le enormi difficoltà di provvedere al conveniente bisogno e al servizio. Ben vengano dunque al più presto 14 battaglioni e 5 batterie da montagna, ma provviste di tutto, ma con corrispondente approvvigionamento per guerra in paese di alte montagne, nella ferma fiducia di vendicare i caduti di Amba Alagi e risolvere la questione africana. Frattanto fino dal primo momento ho usato ogni mezzo per accrescere le truppe indigene, singolarmente atte alla guerra d'Africa, e per fare luce nella situazione che mi permetterà di approfittare di ogni circostanza favorevole per la riscossa.

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Baratieri.

Nr. 11136. ITALIEN. General Baratieri an den Ministerpräsidenten. Vorläufig ist Defensive nöthig.

Italien. 24. Dez. 1895.

Adigrat, 24. Dezember 1895. Telegramma. || La situazione, quale è, si può ricavare dalle informazioni Nr. 11136. che giornalmente trasmetto al Ministero: ad est di Macallè e tre giorni a sud di Adigrat il corpo di Maconen forte da 30 a 35 mila fucili ben munizionati; verso Ascianghi, in località non ben precisata ancora, Menelik con, forse 20 o 25 mila fucili e qualche cannone, suddivisi più dei precedenti; ad est del Tzana (lago) il negus Tecla Aimanot con 12 mila fucili, chi dice ribelle e chi alleato a Menelik; si dichiarava nostro amico, ma forse attende eventi per decidersi. Occorre tener presidiati Cassala, Agordat, Cheren contro possibilmente minaccianti mahdisti; Macallè, Adi-Ugri, Asmara contro possibili operazioni parziali. Ho disponibile a Adigrat, fino all'arrivo dei rinforzi non ancora cominciato, circa 10 mila uomini. Con tal forza, e data la situazione oltre Atbara, sono costretto a rimanere sulla difensiva, pure decisamente preparando tutto per l'offensiva che inizierò appena che si presenti l'occasione opportuna. Questa offensiva avrebbe per scopo immediato di disorganizzare

Italien.

24.Dez. 1895

Nr. 11136. l'esercito nemico, non difficile dopo un primo successo, quando gli scioani siano obbligati ad un principio di ritirata. Colla forza e coi mezzi di cui disporrò quando siano giunti tutti i rinforzi e i mezzi richiesti, l'offensiva potrà essere spinta energicamente fino a Ascianghi o poco oltre. Per procedere e conseguire l'obbiettivo finale, cioè la soluzione della questione etiopica, sarebbero sufficienti le forze, ma è necessario, oltre i mezzi che potrò anche provvedere man mano, avanzando però lentamente, ma sicuramente. La diversione nell'Harar sarà sempre utilissima per sciogliere la questione coloniale, e potrebbe essere potente spinta alla dissoluzione dell'esereito distolto. Ma, mancando assolutamente nell'Eritrea i mezzi per organizzarla, non potrebbe collegarsi che a lunga scadenza coll'operazione qui in corso. Data la scarsità dei presidii lasciati nell'Harar, a Ancober e nello Scioa, operazione potrebbe compiersi con 6 o 7 battaglioni e 2 batterie da montagna. A . . . . potrebbero trovarsi facilmente i mezzi di trasporto. All'Harar, secondo quanto mi si assicura, quel nostro corpo potrebbe trovar largamente provviste e reggere lungamente contro forze molto superiori.

Nr. 11137.

7. Jan. 1896.

Nr. 11137. ITALIEN.

...

Baratieri.

Der Ministerpräsident an General Baratieri. Soll einen Sieg erfechten.

Rom, 7. Januar 1896.

Telegramma. || Il Governo ti ha mandato quanto hai chiesto in uomini Italien. ed in armi. Il paese aspetta un'altra vittoria ed io la aspetto autentica, tale che definisca per sempre la questione abisssina. Bada a quel che fai. Ci va dell'onor tuo e della dignità dell'Italia nostra. Io non ti chiedo il piano di guerra. Ti chiedo solamente che non si ripetano le sconfitte.

Nr. 11138.
Italien.

8. Jan. 1896.

Crispi.

Nr. 11138. ITALIEN. - General Baratieri an den Kriegsminister.
Ein Angriff vorläufig unmöglich.

Massaua, 8. Januar 1896. Telegramma. || Avrei chiesto prima altri battaglioni e altre batterie, poi sono limitato a chiedere quanto mi pare possa bastare a superare presente situazione, tenuto conto del massimo che è possibile nutrire, data la scarsità preparazione. Difficoltà approvvigionare truppe europee lontane dalla base, fra montagne con aspri sentieri invece di strade, con scarsità bestiame da soma, senza magazzini avanzati precedentemente riforniti in larga misura sono infinite, cosicchè il numero anzi che giovare oltre certo limite potrebbe essere imbarazzante. Riunite Adigrat forze provenienti Italia, ho ferma fiducia battere scioani riuniti o divisi. Dopo un successo, inseguimento potrà disorganizzare le forze, magari darmi modo proseguire, ma come scrissi, campagna a fondo contro Abissinia esige preparazione di qualche mese e mezzi che non si possono improvvisare in un paese desolato da guerre, dalle orde che

Italien. 8. Jan. 1896.

vi vivono da tanto tempo. Non per soverchia fiducia, non è per riguardo al Nr. 11138. paese che non chiedo maggiori rinforzi, è perchè non ho il modo di assicurare loro vettovagliamento; quando anche Governo decida guerra a fondo sarebhe necessario prima preparare tutto, e truppe il più tardi possibile per non consumare prematuramente i mezzi.

Baratieri.

Nr. 11139. ITALIEN. Das Kolonialamt an den Ministerpräsidenten und den Minister des Auswärtigen. Denk-. schrift über die Lösung der äthiopischen Frage.

Rom, 15. Januar 1896.

Italien.

Dato lo stato presente delle cose in Etiopia, e l'obbligo morale che ha Nr. 11139. l'Italia di non abbandonare le posizioni già occupate, quindi di tenere il Tigrè, 15. Jan. 1896. per assicurare questa occupazione ed impedire futuri ed inevitabili ritorni offensivi per parte degli abissini, non vi sono che due soluzioni razionali:

1 o si spinge l'occupazione a sud fino alla linea Debra-Tabor Magdala;
2 o si occupa l'Harar.

I.

I vantaggi della prima soluzione sarebbero: a) di avere in mano i nodi orografici dell'altipiano etiopico, dai quali si può esercitare azione militare efficace in tutte le direzioni; b) die acquistare la padronanza del lago Tsana, e quindi di attirare il regno del Goggiam sotto la nostra influenza diretta; || c) di impadronirsi della testata della valle del Bascilò, e quindi delle vie di comunicazione che conducono allo Scioa; || d) di avere la possibilità di incanalare verso Massaua il commercio dei paesi galla tributari del Goggiam, e specialmente del ricco emporio di Bazo, del paese dei Beni-Sciangul, nemici dei dervisci e che da tempo invocano un nostro aiuto, e del Gallabat; || e) di acquistare il possesso diretto delle fertili regioni attigue al lago Tsana, quali il Beghemeder ed il Dembea, celebratissime. || Gli svantaggi però di questa soluzione sono molti e gravi, di cui ecco i quattro primi: || a) impossibilità di portare a termine per quest'anno l'impresa, sia per brevità di tempo, dovendosi le operazioni militari sospendere al principiare della stagione delle pioggie, ossia alla metà di maggio al più tardi; sia per l'attuale deficienza di mezzi logistici, cui occorrerebbe provvedere abbondantemente prima di riprendere la marcia in avanti; || b) difficoltà di organizzare in breve tempo il paese di nuovo asquisto per rendersi sicuri dalle ribellioni e dal brigantaggio, cosa che importerebbe, ad ogni modo, numerosi funzionari, non facili a trovarsi con le qualità necessarie per non urtare gli interessi, i costumi ed i sentimenti delle popolazioni, e far loro accettare di buona voglia il nostro dominio; c) necessità di tenere forti presidî nelle località giudicate militarmente importanti: di preparare e munire le retrovie. per renderle sempre più praticabili e sicure; di provvederle di depositi di refornimento in uomini, armi, munizioni, viveri, abbigliamento, ecc.; di tenere numerosa dotazione di

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