Sivut kuvina
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verno, limaccioso e feroce, pone il tutto sossopra pell'oscurato emisfero, sconcertato il pastore si arresta nei propri suoi campi affatto in scompiglio. Vede elevarsi ben altre colline d'ignota lacrimevol comparsa; e ben varie scene di orrido aspetto ingombrar la pianura senza vestigi veruni. Non trova il fiume, non la foresta, sepolti nell'informe squallore; si aggira dal monte alla valle, ma sempre più fuori di strada; ed impaziente s'ingolfa tra i mucchi intralciati, angustiato dal pensier della casa. It pensier della casa gli assale i nervi, e ne risveglia la forza a molte ma inutili prove. Oh quanto si accuora! qual tetra disperazione, quale spavento opprime il suo spirito! Quando invece dell'oscura tinta, rappresentatagli dalla fantasia per la sua capauna che qual morbido velluto sorga a traverso alla neve, s'imbatte nel mezzo di un precipizio solingo lungi da traccia o da felice umana dimora. Intanto se gli chiude d'intorno irresistibile notte; e tutto il nembo, mugghiandogli sopra del capo, rende più orribile quell' aspro deserto. Si affollano allora nella sua mente inquieti fantasmi; un' enorme discesa di fosse coperte e profonde che scandagliar non si ponno; traditori pantani non assodati dal gelo, ed alti precipizi superficialmente dalla neve appianati; nè più si distingue qual'è la terra, qual'è l'acqua del non ancor ghiacciato ruscello nel disciolto pantano del recondito lago, dal cui fondo ribolle fresca sorgente. Idee sì fatte arretrano i suoi timidi passi; e ad un tratto sprofonda sotto l'ammasso dell'informe gelo sconnesso; trafitto da ogni amarezza di morte, mista alla tenera angoscia che la Natura risveglia nel sen tormentato dell' uom moribondo, di non più rivedere nè consorte, nè figli, nè amici.

In vain for him th' officious wife prepares
The fire fair-blazing, and the vestment warm;
In vain his little children peeping out

Into the mingling storm, demand their sire,
With tears of artless innocence. Alas!

Nor wife, nor children, more shall he behold;
Nor friends, nor sacred home. On every nerve
The deadly winter seizes; shuts up sense;
And, o'er his inmost vitals creeping cold,
Lays him along the snows, a stiffened corse,
Stretch'd out, and bleaching in the northern blast.
Ab little think the gay licentious proud,

Whom pleasure, power, and affluence surround ;
They, who their thoughtless hours in giddy mirth,
And wanton, often cruel, riot waste;

Ah little think they, while they dance along,
How many feel, this very moment, death,
And all the sad variety of pain.

How many sink in the devouring flood,
Or more devouring flame. How many bleed,
By shameful variance betwixt Man and Man,
How many pine in want, and dungeon glooms;
Shut from the common air, and common use
Of their own limbs. How many drink the cup
Of haleful grief, or eat the bitter bread
Of misery. Sore pierc'd by wintry winds,
How many
shrink into the sordid hut

Of cheerless poverty. How many shake

With all the fiercer tortures of the mind,
Unbounded passion, madness, gailt, remorse;
Whence tumbled headlong from the height of life,
They furnish matter for the tragic Muse.
Ev'n in the vale, where wisdom loves to dwell,
With friendship, peace, and contemplation join'd,
How many, rack'd with honest passions, droop

bene ac

Invano essa amorosa prepara per lui un ceso fuoco e tepide vesti. Invano i di lui vezzosi bambini, facendo fuor capolino tra l'imperversante bufera, addimandano il padre loro con lacrime di pura innocenza. Ma ahimè! non rivedrà egli più mai nè consorte, nè figli, nè amici, nè il sacro abituro, L'Inverno ferale gl' investe ogni nervo, ne assidera i sensi; e, penetrando agghiacciato le di tui più intime parti vitali, lo lascia sopra la neve, un'intirizzita salma, sdraiato e biancheggiante in balia del nordico vento.

Deh riflettan per poco i lieti libertini orgogliosi, cui circonda il piacer, la possanza e lo sfarzo; quei che dissipano spensierati le ore in vertiginosi tripudii e in eccessivi stravizi, spesse volte crudeli; deb riflettan per poco, mentrechè danzano, quanti in quel preciso momento vittime son della morte e di ogni atroce vario martoro. Quanti sono inghiottiti da vorace onda o da più vorace fuoco. Quanti versano il sangue per vergognose discordie tra uomo e uomo. Quanti svengon di stento e negli orrori di un carcere, privi dell'aria aperta e comune e dell'uso comune delle proprie lor membra. Quanti bevono al calice infausto dell'afflizione, o rodono l'amaro pane della miseria. Quanti, orribilmente assaliti dagl'invernali venti, treman di freddo in sordido ostello di povertà senza conforto. Quanti sono agitati da ogni più fiera angoscia di spirito, da sregolati affetti, da frenesia, da delitto e rimorso; per il che, decaduti disperatamente dal grado sublime dell'esistenza, servon di tema alla tragica Musa. Ed ancor nella valle, ove star si diletta la scienza in compagnia dell'amistà e della contemplazione, quanti, trafitti da oneste passioni, segregati languiscono in profondo cordoglio. Quanti

In deep retir'd distress. How many stand

Around the death-bed of their dearest friends,

And point the parting anguish. Thought fond Man
Of these, and all the thousand nameless ills,
That one incessant struggle render life,

One scene of toil, of suffering, and of fate;
Vice in his high career would stand appall'd,
And headless rambling Impulse learn to think;
The conscious heart of Charity would warm,
And her wide wish Benevolence dilate;
The social tear would rise, the social sigh;
And into clear perfection, gradual bliss,
Refining still, the social passions work.

And here can I forget the generous hand, Who, touch'd with human woe, redressive search'd Into the horrors of the gloomy jail?

Unpitied, and unheard, where misery moans; Where sickness pines; where thirst and hunger burn And poor misfortune feels the lash of vice.

While in the land of liberty, the land

Whose every street and public meeting glow
With open freedom, little tyrants rag'd;

Snatch'd the lean morsel from the starving mouth;
Tore from cold wintry limbs the tatter'd weed;
Ev'n robb'd them of the last of comforts, sleep;
The free-born BRITON to the dungeon chain'd,
Or, as the lust of cruelty prevail'd,

At pleasure mark'd him with inglorious stripes;
And crush'd out lives, by secret barbarous ways,
That for their country would have toil'd, or bled.
O great design! if executed well,

With patient care, and wisdom-temper'd zeal.

circondano il letto di morte dei loro amici più cari, e dividon con essi, inasprendola, l'estrema loro agonia.

Se l'uom dissoluto a questi mali pensasse e ad altri mille che nome non hanno, e che rendon la vita una guerra continua, una scena di pene, di affanni e di fatalità, sbigottito il vizio arresterebbe la sua orgogliosa carriera; e l'incauto instabile istinto imparerebbe a pensare. Il cuore commosso avvamperebbe di carità; e la benevolenza ampio sfogo darebbe alle sue brame. Susciterebbesi scambievole pianto, scambievol sospiro; e la felicità, progredendo mai sempre ad una nobile perfezione, verrebbe a formare le sociali passioni.

E posso obliare io qui il Comitato magnanimo (89) che, penetrato dalle umane sventure, andò investigando, per mitigarli, gli orrori di tenebrose prigioni, ove la iniseria, nè compianta nè ascoltata, lamentasi; ove l'infermità si tormenta; ove ne divoran la sete e la fame; ed il povero, oppresso dalla disgrazia, soffre il flagello dovuto al vizioso. Mentre in libera terra, terra di cui ogni contrada ed ogni pubblico circolo fervono di libertà non mentita, piccoli tiranni armavansi di crudeltà; toglievano a forza dalle labbra affamate del misero il vile boccone; gli strappavano dalle membra gelate dal verno la lacera veste; e perfino involavangli il sonno che è l'estremo ristoro. Mettevano ai ferri in una segreta libero - nato il Britanno; o, a misura che prevaleva una brutale fierezza, l'opprimeano a capriccio d'infami percosse; e con occulti barbari modi straziavasi a lui quella vita, che coll' opra e col sangue avrebbe impiegata a pro della sua patria. Oh nobil progetto! se rettamente escguivasi con sofferente cura e con zelo temprato dal

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